Franco Ruberto, classe 1956, sposato con due figli ormai adulti che lavorano nel settore medico-sanitario, si laurea nel dicembre 1981 al Politecnico di Torino in ingegneria Civile, indirizzo Progettistico Edilizio, (la tesi di laurea è stata acquisita come meritevole nel Concorso Annuale della Provincia di Cuneo) e iscritto nel giugno 1982 all’Ordine degli Ingegneri di Cuneo.
Inizia la professione di ingegnere lavorando negli studi degli architetti Pino Carità e Gianni Arnaudo, per circa un anno.
Grazie ad un incarico di collaborazione avuto dal Comune di Fossano, per la redazione del progetto di due sovrappassi ferroviari e di un P.I.P. con la supervisione dell’Ingegnere Gianfranco Lignana, dirigente L.L.P.P., ha potuto iniziare l’attività autonoma prima in modo associato con due colleghi architetti e successivamente nel 1992 singolarmente.
Essendo inserito negli elenchi del Provveditorato degli Studi di Cuneo, nell’ottobre 1983 riceve la nomina per l’insegnamento di Topografia presso gli Istituti per Geometri di Cuneo e Savigliano; è in questo periodo che conosce il collega-amico Ingegnere Adriano Scarzella.
A settembre 2020 termina, dopo quasi 38 anni di servizio, l’attività di insegnante della stessa materia nello stesso Istituto, che intanto si era trasformato in I.I.S. Arimondi-Eula, cercando di armonizzare le due attività lavorative, di ingegnere e di docente, profondendo lo stesso impegno in ciascuna di esse.
Con gli studenti ha instaurato un buon rapporto indirizzato alla crescita personale individuale, aiutato anche dall’esperienza professionale di libero professionista a contatto diretto con il mondo lavorativo; con molti ex-allievi collabora professionalmente a dimostrazione del buon rapporto instaurato nel tempo.
In ambito scolastico condute diversi progetti, tra i più significativi riporto: Primo piano di sicurezza dell’Istituto Tecnico “M. Eula” e ruolo di RSPP per alcuni anni, l’organizzazione di “Giornate Topografiche”, la realizzazione del Percorso Ciclo-Rurale tra Savigliano e Racconigi denominato “Le strade del Re”, l’Istituzione del Laboratorio di Topografia della sede distaccata di Racconigi, l’Organizzazione del Convegno (2011) “Il patrimonio paesaggistico architettonico e culturale: il ruolo della scuola per la sua conservazione e valorizzazione. Esperienze e progetti.”, la sceneggiatura e la co-regia del cortometraggio “Le lunettes di Monsieur Kurten” ed in ultimo “Le Olimpiadi di Topografia” tra gli istituti CAT della Provincia di Cuneo.
In ambito professionale, nel corso degli anni, i progetti affrontati sono stati molteplici e di diverse tematiche, affrontati sia in collaborazione che singolarmente, acquisendo una discreta esperienza nei settori delle opere pubbliche, delle strutture e dei consolidamenti statici.
Dal 2000 al 2020 con l’Ing. Pietro Donalisio di Torino, avvia uno studio collaterale associato in ambito impiantistico termico.
Nel tempo fa parte delle Commissioni Edilizie dei Comuni di Fossano (1986-1990 e 2000-2004) e di Trinità (2004-2014), della Commissione Paesaggistica del Comune di Fossano (2009-2014) delle Commissioni Ministeriali per l’Abilitazione Professionale dei Geometri (1989, 2008 e 2012), mentre, per quanto riguarda la partecipazione alle Attività dell’Ordine è membro della Commissione Strutture dal 2006 e dal novembre 2017 nel Consiglio di Disciplina in qualità di presidente del Collegio Cuneo-Fossano.
In occasione del rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Ordine degli Ingegneri di Cuneo si candida in quanto ritiene che, avendo terminato l’attività di insegnante che gli ha permesso di sviluppare qualità umane e professionali importanti, riuscirà, anche avendo maggior tempo a disposizione, a mettere la propria esperienza all’interno del nostro Ordine.
“Da quando ho iniziato la professione di ingegnere, la situazione del mondo lavorativo e professionale ha subito profonde trasformazioni e cambiamenti radicali, raramente improntati al miglioramento del ruolo dell’ingegnere. Nei limiti che può avere l’azione di un potenziale consigliere intendo operare per contribuire a riaffermare la giusta collocazione dell’ingegnere nella società, fondamentale per la crescita del Paese”.